[EN-IT] “Not A Minute Of Silence… A Lifetime of Struggle!” compilation

[EN] Released at the beginning of July and produced by the French collective Non Serviam as a benefit for anarchist comrades arrested and repressed by the police, this compilation includes 13 bands and it’s 86 minutes long. This is a track-by-track exploration.

[IT] Uscita ad inizio luglio e realizzata dal collettivo francese dei Non Serviam come benefit per compagn anarchic arrestat e repress dalla persecuzione poliziesca, questa compilation comprende 13 band per una durata complessiva di ben 86 minuti. Questa è un’esplorazione traccia per traccia.

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[EN-IT] ØRK: 100% digital black metal, no real instruments, no humans

[EN] Some time ago the Antifascist Black Metal Network published the remastered demo “Cold” by the Italian RABM project ØRK. We took the chance to get in touch with Davide, the only member of the project and also the curator of the DIY label PECE.

[IT] Qualche tempo fa l’Antifascist Black Metal Network ha pubblicato la versione rimasterizzata del demo “Cold” del progetto RABM italiano ØRK. Abbiamo colto l’occasione per scrivere a Davide, l’unico membro del progetto, e curatore della label DIY PECE.

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[EN-IT] Ulltisol – Farther Farfar Faerie Forest

[EN] You are wandering through a forest on a humid Autumn afternoon when a weird shape hiding on the grass at the feet of some tree catches your attention. Now curious, you approach the bizarre, alien-like shape and its yellow tone, spotted by bruise-like, blue stains.

[IT] Stai vagando attraverso una foresta nell’umidio pomeriggio autunnale, quando una strana forma nascosta nell’erba ai piedi di un albero coglie la tua attenzione. Ora curios, approcci la bizzarra forma aliena dal tono giallo e punteggiata da macchie blu che sembrano lividi.

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[IT] Semirutarum – Black Metal Zine – Opus 0

Semirutarum Urbium Cadavera è un collettivo che nasce dall’esigenza di prendere una posizione politica radicale all’interno dello scenario black metal (e non solo) in contrapposizione alle sempre più normalizzate presenze nazifasciste, omolesbobitransfobe, sessiste e abiliste all’interno di esso. Negli anni infatti all’interno della già ontologicamente conservatrice galassia del metal, il black metal è riuscito a dare del suo peggio, coccolando le sue figure più reazionarie e permettendo una profonda infiltrazione nazista: con la scusa del volersi presentare come male incarnato, il black metal si è al contrario assestato su docili posizioni bigotte e di totale compatibilità con il nosioso e pacificato esistente.

Ma da qualche anno una nuova scena è emersa dal fango. Una nuova ondata di band, collettivi e individui rivoluzionari hanno cominciato a prender coscienza della propria forza e della propria volontà di non stare in disparte mentre i cosplayer del nazismo, pur non producendo assolutamente niente di significativo, stavano riuscendo a rovinare a tutti la possibilità di godere della musica in forme libere, autodeterminate e accessibili. È così che, in un modo o nell’altro si è andato a definire e formalizzare il Red and Anarchist Black Metal, o RABM.

In quanto questo genere ci appassiona, abbiamo deciso di agire collettivamente per promuovere questa nuova ondata di black metal antifascista, affinchè rivoluzioni e stravolga il nostro modo di vedere, vivere e concepire le nostre scene. Vogliamo degli spazi in conflitto con l’esistente, vogliamo dei concerti in opposizione con le logiche di mercato capitaliste che determinano le nostre vite e le nostre menti, vogliamo che la nostra musica urli la rabbia delle persone oppresse, vogliamo che il RABM prosperi come un’erba infestante tra le crepe del cemento di questa società.

Ed ora, come Semirutarum Urbium Cadavera, abbiamo deciso anche di darci una forma cartacea per distribuire i contenuti che già sono liberamente fruibili sul nostro blog. Nasce così Semirutarum, Black Metal Zine.

Mockup Semirutarum 0
Opus 0

La rivista è scaricabile gratuitamente alla pagina dei download!

Inoltre se ti interessa riceverne copie cartacee, sono disponibili a 2 euro cad. più spese di spedizione.

  • Formato A5
  • bianco e nero
  • 20 pagine
  • spillato
  • 2 euro a copia + spese di spedizione

Per riceverne una o più copie contattaci all’indirizzo: semirutarumurbiumcadavera at gmail dot com

[EN-IT] Lou Quinse: Occitan black metal against commodified music! [Part 1]

[EN] While we wait for the new EP “A la Montanha/Lo Barban”, premiered by the Antifascist Black Metal Network on the 18th of May at 17 (GMT+2), we propose an interesting conversation with Lou Quinse, populous folk-black band with a profound punk attitude, hailing from Piedmont, from the Alps, or maybe directly from the folkish struggles of Occitane.

We spoke with them about their music, but also and especially about what it means to connect music and politics, about self-management, DIY and about metal and struggle.

To make it easy we divided the chat in two parts, below you’ll find the first part, the second will be available tomorrow.

[IT] In attesa dell’uscita del nuovo EP “A la Montanha/Lo Barban”, che verrà pubblicato in premiere dall’Antifascist Black Metal il 18 maggio alle ore 17 (GMT+2), proponiamo un’interessante conversazione con Lou Quinse, popolosa band folk-black ma profondamente punk proveniente dal Piemonte, dalle Alpi, o forse direttamente dalle lotte popolari occitane.

Con loro abbiamo parlato della loro particolare proposta musicale, ma anche e soprattutto di cosa voglia dire unire politica e musica, dell’autogestione, del DIY e di metal e lotta.

Per non rendere la lettura troppo impegnativa abbiamo diviso in due parti la chiacchierata, a seguire trovate la prima, la seconda invece verrà pubblicata domani!

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[EN-IT] Malnàtt – Carmina Pagana

A short introduction to “Carmina Pagana”, an excellent album by the bolognese folk-black band Malnàtt (now The Malnàtt Collective), released in 2005

Una breve introduzione a Carmina Pagana, imperdibile album della band folk-black bolognese Malnàtt (now The Malnàtt Collective), released in 2005

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Yovel: comunicato sulla guerra in Ucraina

Condividiamo l’analisi degli Yovel riguardo all’attuale guerra in Ucraina, uno dei pezzi sulla questione più rivendicabili prodotti nell’ambito del black metal. L’abbiamo dunque tradotto in italiano. Ci siamo riservat di sostituire in un paio di punti la locuzione “war pigs” con “guerrafondai”, perché non sappiamo cosa pensino i maiali della guerra ma dubitiamo la possano apprezzare, ma soprattutto perché continuare ad usare altre specie animali in questo modo va ad alimentare il dominio dell’umano sulle specie non umane, cosa a cui, chiaramente, ci opponiamo.

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Comunicato dell’Antifascist Black Metal Network riguardo alla guerra in Ucraina

Sottoscriviamo e condividiamo il comunicato dell’Antifascist Black Metal Network riguardo alla guerra tra Ucraina e Russia.

Questa mattina la maggior parte di noi si è svegliata con la notizia che la guerra che ci aspettavamo era iniziata, o più correttamente si è intensificata, dal momento che questa guerra continua dal 2014 e ha già causato migliaia di morti.
Come network crediamo di dover chiarire la nostra posizione a riguardo per due ragioni.
Per prima cosa, le scene black metal locali, quelle del tipo che l’Antifascist Black Metal Network è nato per combattere, sono state intimamente coinvolte nella preparazione di questo conflitto sia in Russia che in Ucraina, diffondendo odio nazionalista e foraggiando gruppi paramilitari di estrema destra, e in secondo luogo, come persone di sinistra, comuniste e anarchiche, dobbiamo affrontare il proverbiale elefante nella stanza.
Questa è una guerra dove nessun lato combatte per la giustizia. È instigata da un lato da un governo di destra sostenuto dalla NATO che ha costantemente favorito il suo movimento neonazista, e dall’altro da una dittatura de-facto, imperialista, sponsorizzata dal totalitarismo, il razzismo istituzionale e il fondamentalismo religioso.
Chiariamo che scegliamo di non prendere la parte di nessuno di questi opportunisti guerrafondai vestiti da neoliberisti.
Nel nome della solidarietà di classe, scegliamo di stare dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici in Ucraina, colti nel mezzo dell’imperialismo della NATO e della Russia, con il loro stesso governo complice nella loro vittimizzazione.
Come internazionalist, stiamo con le minoranze Ucraine e Russe, che hanno già patito le tensioni razziste volontariamente intensificate per creare le condizioni per la guerra.
Stiamo con i movimenti anti-guerra di entrambe le nazioni: le persone comuniste, anarchiche e antifasciste che stanno cercando di fermare un conflitto tra nazioni in un periodo così duro e dovendo subire la repressione e gli arresti da parte dei propri governi.
Opponendoci ad ogni oppressione, stiamo con le minoranze e le persone LGBT+ che verranno ancora perseguitate, e con le donne che sono soggette ad abuso in ogni guerra, chiunque dovesse vincere (in caso accada).
Stiamo con coloro che scappano dalle proprie case, non sapendo se e quando vi torneranno, e che subiranno il “benvenuto” dalle autorità xenofobe delle vicine nazioni europee. Chiediamo a tutt di dar loro una mano, come possono.
Ma essere contro la guerra significa anche passare all’attacco. Alcune delle nazioni in cui stiamo stanno già preparando la loro stessa invasione. La macchina della guerra deve essere distrutta ovunque.
Nessuna guerra se non quella di classe: questa è ancora la collina su cui decidiamo di combattere.

Disastro Sonoro: “Keep the Black Flame Burning and Fuck NSBM” – Interview with Qwälen

// EN

Today we publish an interviewed made by Disastro Sonoro that we translated in Italian.

Released a year ago by Time to Kill Records, Unohnden Sinut by Finnish Qwälen was literally a blaze in the northern sky, a devastating Nordic black metal record capable of mixing the second Scandinavian wave and the most modern sounds in an interesting and personal way. I recently managed to interview Qwälen, talking not only about their personal approach to black metal but also about their hardcore punk attitude and background and their sharp stance against NSBM. “Keep the black flame burning and fuck the NSBM”, this is the clear and unequivocal message screamed in the Nordic sky by Qwälen!

// IT

Oggi pubblichiamo un’intervista fatta da Disastro Sonoro che abbiamo tradotto in italiano.

Pubblicato un anno fa dalla Time to Kill Records, Unohnden Sinut dei finnici Qwälen è stato letteralmente un “blaze in the northern sky”, un black metal nordico devastante capace di unire la seconda ondata scandinava ad un suono più moderno, in un modo interessante e personale. Sono riuscito recentemente ad intervistare Qwälen, per parlare non solo del loro approccio al black metal ma anche della loro attitudine e background punk hardcore e la loro tagliente posizione contro il NSBM. “Tieni la fiamma nera accesa e fotti il NSBM”, questo è il chiaro e inequivocabile messaggio urlato al cielo del nord da Qwälen!

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