Brucia!

Un anno fa, il 18 ottobre 2019, Santiago del Cile e molti altri centri del paese hanno visto divampare per le strade la rabbia di tantissim che, dopo una settimana di proteste e azioni occasionate dall’aumento delle tariffe dei mezzi pubblici, hanno sfidato la repressione per far sentire il loro resistere allo stato di alienazione e impoverimento imposte dal capitalismo e dal mondo che produce. Così iniziava una serie di rivolte che ha investito la capitale e gli altri centri cileni. Partita con un attacco alle stazioni dei mezzi pubblici, primi referenti spaziali di questo disagio alienante, è deflagrata verso altri obiettivi che ci parlano dell’esistente capitalista: caserme, centri commerciali, supermercati, strutture logistiche e palazzi di multinazionali (tra le quali la stessa Enel).

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Oltre i cancelli di ferro: come il nazi-satanismo si è infiltrato nell’underground britannico

La notizia che pochi mesi fa un soldato americano di stanza a Vicenza, appartenente all’Ordine dei Nove Angoli, sia stato scoperto mentre coadiuvava le milizie islamiche con l’obiettivo di colpire la sua stessa unità militare in Turchia, ci ha dato l’idea di tradurre il pezzo di Dylan Miller al fine di approfondire la conoscenza dell’azione dei neonazisti nelle sottoculture. Un agire che riteniamo vada fermato dagli/dalle antifascist con ogni mezzo necessario.
Naturalmente nei risvolti giudiziari delle vicende dell’Ordine e dei gruppi collegati riportati da The Quietus non abbiamo interesse: sappiamo infatti che i tribunali e le leggi borghesi non hanno mai fermato il nazismo per via degli interessi convergenti tra i neonazisti e la classe dominante.
Nel secondo episodio della serie di The Quietus che investiga i legami tra l’estrema destra e musica, Dylan Miller esamina il gruppo satanico-fascista Order of Nine Angles e come, attraverso il musicista e artista Richard Moult e la scena folk sperimentale, si sia infiltrato nell’underground del Regno Unito.

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The Quietus: Perché stiamo investigando l’estremismo nella musica underground

Abbiamo deciso di tradurre in italiano alcuni articoli usciti per la rivista The Quietus. La prima traduzione è una parte dell’introduzione scritta dalla rivista per lanciare una serie di inchieste sulla connessione tra neonazismo e sottoculture.
Abbiamo tralasciato la prima parte (una panoramica di taglio storico delle connessioni tra sottoculture e nazi-fascismo) perché per quanto ci riguarda è storia nota (e ci pesa il culo), ma potete leggerla, chiaramente in inglese, a questo indirizzo.
La seconda parte dell’articolo, che abbiamo al contrario tradotto e trovate qui sotto, definisce l’intento originale (e politico) della rivista: far luce su come la presenza dei nazisti in alcune scene musicali sia stata normalizzata e perché non solo gli elementi esplicitamente reazionari presenti nelle stesse ma anche una parte di pubblico che si ritiene “apolitica”, supporta e favorisce le istanze razziste, anti-LGBTQI e sessiste all’interno dei propri spazi.
Naturalmente se l’intento di The Quietus si ferma alla denuncia, un approccio appunto giornalistico, il nostro obiettivo è rafforzare la nostra conoscenza del nemico per opporre ai razzisti una forza capace di spezzare le catene che imbrigliano certe sottoculture a fenomeni consumistici e di mercato, più o meno inaccessibili a persone che non si conformano al modello di comunità ideale dei fascisti e dei nazisti.

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[EN – IT – ES] The Brasilian Antifascist Underground Black Metal pt.1

Today we introduce the first part of an overview of the Brasilian antifascist underground Black Metal scene.

Oggi introduciamo la prima parte di un’anteprima sulla scena black metal antifascista underground brasiliana.

Hoy hacemos presentamos la primera parte de una reseña a la escena underground brasileña del black metal antifascista.

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Victimas del Estado – Resistencia Antifascista

Victimas del Estado - Resistencia AntifascistaDirettamente dall’Argentina arriva questo progetto dedito ad un interessante ibrido di crust punk e black metal e dalla fortissima impronta antifascista e anarchica. Contro l’oppressione e la repressione brutale dello Stato, contro i nazi-fascisti, braccio armato a difesa degli interessi del capitalismo, si abbatte questo attacco furioso e senza pietà di blackened crust punk!

Black metal ist Klassenkrieg!

(Nocturno Mahkno Culto)

Ascolta Resistencia Antifascista su Bandcamp

Darker than Darker Than Black

La riflessione sottostante è stata scritta dal polistrumentista Draugr delle band black metal Galdr, Ancalagon e Obscurum dalla Georgia (USA).

È un’ammonimento.
Quando ho iniziato a interessarmi al black metal da ragazzino, attorno al 2005, non avevo idea di dove posizionarmi politicamente parlando. Sapevo solo quello che molte persone giovani conoscono in quel momento della loro vita: c’è qualcosa di sbagliato nel mondo. Le ragioni erano quasi troppo complesse per rifletterci.

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