We were lucky enough to listen to a fucking cool split involving two really young and equally promising black metal projects, Sacral and Void Angel. These are, shortly, the reasons why we loved the brief and intense “Crucible of Utopia“, and why you will too.
Abbiamo avuto la fortuna di poter ascoltare lo split di due progetti giovani e molto promettenti, “Crucible of Utopia” di Sacral e Void Angel. Queste le ragioni per le quali lo abbiamo amato, e per le quali lo amerete anche voi.
The first side, gentle offering from the British Void Angel project, is a crash course in writing bangers. Riff is, evidently, the only sovereign the mysterious project bend their knee for. They offer an infectious and utterly enjoyable, physical black metal, packing some serious punch along the way. This is, probably, better experienced in a live setting, headbanging till your heart’s content. Highlight: the guitar tone and sound, going from an almost NWOBHM feeling to some light, really modern dissonance, by way of some more traditional, “grim and frostbitten” phrasing.
The second half is from the Bostonian one-man band Sacral. The production is radically different and it complements really well the slightly slower (but not so slow) pace of Sacral’s songs, as well as the more muffled, distant sound of the instruments. This combination allows to add, to the general aggression of the split, a nice atmospheric touch, which doesn’t go at the expense of Sacral’s “in your face” attitude. They decide to close the split with a country/blues/americana/folk song which sounds like it’s been played by and for outcasts: a fucking brilliant ending to a fucking cool split.
Lyrically, both bands leave no room to ambiguity about where they stand, showing once again that black metal and a revolutionary ethos can go hand in hand, whatever the centrist or the fash crowds may say.
Last but not least, the proceeds are going to be donated to the Land Back movement and will be used to cover the expenses of land and water protectors fighting oil pipelines.
Engaging black metal in two (TWO!) different varieties and a cause needing the help of everyone make for a fucking good split.
La prima parte, con i pezzi del progetto britannico Void Angels, è un corso accelerato in scrivere veri e propri banger. I Riff sono, evidentemente, l’unica autorità a cui il misterioso progetto offre il suo rispetto. Abbiamo qui un black metal viscerale, godibilissimo e fisico, con un po’ (un bel po’) di aggressività. Perfetto per un live, cosicché si possa scapocciare fino a svitarsi il collo. Il suono ed il tono di chitarra sono perfetti, e vanno da reminiscenze della NWOBHM fino ad una lieve e moderna dissonanza, passando per passaggi più tradizionalmente gelati da seconda ondata, sempre benvenuti.
La produzione della seconda parte, che vede la one-man band Sacral, di Boston, protagonista, è completamente differente, e si accompagna molto bene sia al ritmo più trattenuto (ma certo non lento) sia alle sonorità più ovattate e distanti della strumentazione. Tali scelte aggiungono all’aggressione generale dello split un piacevole tocco atmosferico, che non va alle spese dell’attitudine “in your face” che anche i Sacral dimostrano. Chiudono lo split con uno strano pezzo country/americana/blues/folk che sembra suonato da reiett per un pubblico di reiett; un finale perfetto per uno split fottutamente figo.
Sul lato dei testi, le band non lasciano dubbi a quali siano le loro posizioni, dimostrando ancora una volta che un ethos rivoluzionario si accompagna benissimo al suono ed alle forme del black metal, checché ne dicano centristi vari o, peggio, i fasci.
Inoltre, e per concludere, i proventi delle vendite dello split verranno girati al movimento Land Back e serviranno a coprire le varie spese, legali e non, di chi protegge la terra e le acque e combatte la rapina e distruzione delle terre oggetto della proliferazione indiscriminata degli oleodotti.
Due forme molto diverse e personali di black metal si uniscono ad una causa che necessita l’aiuto di tutt, e danno vita ad uno split assolutamente perfetto.