Winter Lantern is a “one woman vampyric black metal” band hailing from North Carolina, US, and which dropped their second full length, A Pale and Haunting Moon, in February 2021.
Winter Lantern è il nome di una band “one woman vampyric black metal” dalla Carolina del Nord, e che ha rilasciato il suo secondo album, A Pale and Haunting Moon, a febbraio.
Winter Lantern is a “one woman vampyric black metal” hailing from North Carolina, US, and which dropped their second full length, A Pale and Haunting Moon, in February 2021. Now, as for the long dead (but not enough sadly) Saint Augustine, it is time for some confession. In more than a decade as an avid listener, I personally never, ever approached “vampire flavoured black metal”, even more: I always kept away from it, as I believe vampires do with garlic and crosses? I don’t know, honestly vampires are not my thing. I feel is important to highlight this because one should not let the label (well, as long as it doesn’t start with N and finish with SBM, that is) prevent themselves from approaching a piece of music to which the former is attached. In this case, it holds true even if you were part of team Jacob. I know you know what I am referring to, even if now you want to play the part of the trve kvlt necro grim warrrior. But enough idiocy, to the full length.
This album is introduced by an atmospheric, enjoyable and short synth intro, something between Dungeon Synth and Perturbator. Don’t let the intro fools you, though: after this brief, vaporous an chilling welcome is over, we are here for quite a wild ride. The sheer amount of filth, darkness, rawness and crudeness unleashed on the listeners would make Fenriz and Nocturno Culto in 1992 proud.
The vocals are a cruel shriek, the riffs are gelid while being memorable and interesting, the drumming is a constant pounding with the occasional punk sensitivity (as in the fifth track, Spirits of Hatred descend from a Nekromantik Moon) and the use of synth and atmospheric, eerie and weird passages goes really well with the feelings of being caught in a tornado during a winter night. Listening to this album is nothing like I always thought “vampyric black metal” to be: it feels like being slapped and beaten by knives which came alive only in order to beat you (and I mean this as a compliment). At the end of the full length you’ll be disoriented and bamboozled, certain though to have just listened to a perfect exercise in the most raw, punishing and violent form of black metal you can find around. Personal highlight: the third track, Penumbral Romance, and its perfect balance between dissonance, atmosphere and variation and for the slower drumming, which, paired to the screams, creates an amazingly oppressive feeling.
For fans of Vampirska, Mutiilation, Despondent Moon, or Lamp of Murmuur (I stole this info from the person behind the project, given my ignorance of vampire stuff). As always, you can find Winter Lantern’s stuff on Bandcamp! They are a comrade and they produce an amazing form of raw black metal so, go and support them!
Listen to the album on Winter Lantern’s Bandcamp
Winter Lantern è il nome di una band “one woman vampyric black metal” dalla Carolina del Nord, e che ha rilasciato il suo secondo album, A Pale and Haunting Moon, a febbraio. È tempo che, come il morto e non compianto Sant’Agostino, faccia una confessione (a titolo puramente personale). In una decade e mezzo di ascolto costante, ho sempre evitato il black metal “al gusto di vampiro”. Me ne sono sempre tenuto distante, come suppongo i vampiri si tengano distanti dalle croci e dall’aglio? Non saprei, i vampiri non sono parte delle mie aree di competenza. Credo sia importante sottolineare questa caratteristica perché credo che non ci si dovrebbe fermare all’etichetta che descrive un album prima di approcciarvisi, certo, a meno che tale etichetta con inizi con N e finisca con SBM. Nel caso di Winter Lantern, questo andare oltre le labels vale anche se si era parte del team Jacob. So che sapete a cosa mi sto riferendo, anche se adesso volete fare i/le guerrieri/e trv kvlt necro grim. Ma basta stronzate, parliamo del full length.
L’album è introdotto da un intro molto breve ed atmosferico, qualcosa a metà tra il dungeon synth e Perturbator. Non lasciate che tale intro vi inganni: dopo questo benvenuto gelido, l’album si rivela in tutta la sua brutalità. La quantità di sporcizia, grezza oscurità e crudezza rilasciata sugli/sulle ascoltatori/ascoltatrici farebbe impallidire i Fenriz ed i Nocturno Culto del 1992, rendendoli fieri. La voce è un urlo crudele, i riffs sono gelati, interessanti e memorabili, la batteria alterna un costante martellare con ritmiche inspirate al punk (come nella quinta traccia, Spirits of Hatred descend from a Nekromantik Moon ) e l’uso di passaggi di synth strani, misteriosi ed atmosferici aumenta la sensazione di essere stati/state catturati/catturate in un tornado in una notte d’inverno. Questo album non suona affatto come pensavo un album di “vampyric black metal” dovesse suonare, ed a momenti sembra di essere presi/prese a schiaffi e malmenati/malmenate da coltelli che hanno preso vita col solo scopo di menarti (è un complimento). Alla fine del breve full lenght ci si ritrova confusi/confuse e storditi/stordite, ma con la certezza di aver ascoltato un esempio perfetto del black metal più primitivo, violento e crudele che si possa trovare in giro. L’highlight dell’album va, per me, alla terza traccia, Penumbral Romance, ed all’ottimo equilibrio che crea tra dissonanza, atmosfera e variazione e per la batteria meno sostenuta che, quando unita alle grida, è capace di creare un perfetto sentire di oppressione e dolore.
FFO Vampirksa, Mutilation, Despondent Moon e Lamp of Murmuur (questa info è stata rubata alla persona dietro al progetto, data la mia ignoranza sui vampiri e black metal correlato). Potete trovare la discografia di Winter Lantern su Bandcamp; la persona dietro al progetto è una compa e fa del black metal grezzo e molto figo, dunque cosa aspettate a supportare il progetto?