Post pubblicato originariamente in inglese a questo indirizzo dall’Antifascist Black Metal Network.
È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo pubblicamente denunciato le posizioni politiche di un festival metal. Non che la situazione sia migliorata ultimamente.
I festival metal ambigui che includono un sacco di band cripto-fasciste, band di “ex” nazisti che ora si definiscono “patriottiche” e simili, sono sempre abbondanti. Ma ce ne sono alcuni che superano quel limite e diventano delle semplici sagre naziste vecchio stile. Lo Steelfest in Finlandia ne è un classico esempio, e il Metal Threat di Chicago di quest’anno segue la stessa scia.

La prima lineup del festival era già una festa cripto-nazista, con band come Satanic Warmaster, Acherontas, Destroyer 666, Horna, Ancient Rites e altre (e la situazione peggiora). Dopo la cancellazione di molte band a causa di problemi con i visti e una certa attenzione che il festival aveva già ricevuto dagli antifascisti, gli organizzatori hanno deciso di togliere ogni dubbio invitando note band naziste statunitensi come Grand Belial’s Key, Arghoslent (presentate in modo anonimo e vigliacco come “American Death Metal Gods”, ma ci sono video che le ritraggono in esibizioni precedenti al festival) e i pionieri polacchi dell’NSBM Graveland (con gli Inquisition come bonus). Non c’è bisogno di spendere molte parole su quanto siano razziste queste band, è cosa nota. Inoltre, sembra che ormai al Metal Threat se ne freghino di nascondere le proprie posizioni politiche (si veda il merch anti-antifa in vendita al festival).

Ciò che è veramente deludente è la presenza al festival di molte band metal importanti che non ci aspetteremmo di vedere rappresentate lì. Vorremmo sapere da Unleashed, Master, Dead Congregation, Zemial, Sadistic Intent, Usurper, Sinister, Cruciamentum e dal resto delle band in programma se sono davvero a proprio agio nel suonare in una fiera del nazismo. Il festival è già al suo terzo giorno* e molte band si sono già esibite (sembra ci siano state anche ulteriori cancellazioni), ma per alcune speriamo ci sia ancora tempo per tirarsi fuori da questo schifo e dire no alla complicità con il nazismo nella scena. Rileviamo anche un fenomeno piuttosto diffuso: quello per cui le band ottengono un “lasciapassare etico” per suonare in concerti/festival come questo, facendo leva sui loro buoni rapporti pubblici con gruppi di sinistra/anarchici. Sia ben chiaro, partecipare a un tale festival significa diventare complici dei fasci e questa mancanza morale non viene bilanciata dal fatto di avere anche rapporti con la sinistra. Non è un esercizio di equilibrismo; se collabori o tolleri i fascisti, si tratta di una posizione problematica a sé stante.
Vorremmo anche lanciare un appello alle persone nell’area di Chicago affinché si esprimano sull’evento. Se conoscete persone che ci stanno andando, band che vi partecipano, i proprietari del locale o gruppi antifascisti e metal della zona, fategli sapere che non volete tollerare band apertamente naziste che suonano nel vostro quartiere.
*il post in inglese è stato pubblicato in data 4/10/2025
